Come fare visita al neonato
Un carosello, a tratti volutamente ironico, che può offrire degli spunti quando ci troviamo nella situazione di dover andare a fare visita ad un neonato.
Nel mio lavoro con le famiglie ho sempre cercato di generare interrogativi, evitando di offrire risposte preconfezionate. Accompagno i genitori attraverso percorsi di costruzione partecipata, dove entrambe le parti sono chiamate a mettere in campo le proprie risorse e potenzialità. Con questa visione metto a vostra disposizione pensieri, riflessioni e spunti su tematiche di genitorialità consapevole.
Un carosello, a tratti volutamente ironico, che può offrire degli spunti quando ci troviamo nella situazione di dover andare a fare visita ad un neonato.
Come possiamo so-stare nel conflitto senza farci male e senza fare male?
Cerchiamo di comprendere le reali motivazioni dietro a questi comportamenti che spesso risultano frustranti per i genitori
Si aggiustano coltelli, forbici e ombrelli.
Nei genitori, sopratutto nella mamma, inizierà a insinuarsi il pensiero che qualcosa non va, che un cambiamento così repentino comporta sicuramente degli errori da parte sua.
Almeno l’85% dei genitori risponderà di sì, riferendosi a quel periodo tra le tre e le dodici settimane del neonato, in cui hanno assistito al pianto inconsolabile e straziante dei loro bambini.
Ci tiene in scacco mentre Lei si diverte a mescolare in aria gli aspetti più importanti della nostra vita. Ci tiene in apnea. Ci paralizza.
Credere in loro, nelle bambine e nei bambini, è una prerogativa del nostro compito educativo di adulti.
Il bambino che viene al mondo nasce “incompleto”, cioè non ancora dotato di tutte quelle connessioni neuronali funzionali allo sviluppo psicofisico.