ARROTINO, È ARRIVATO L'ARROTINO!
Stamattina mi sono svegliata così, in questo quartiere di Milano che tante volte mi ha riportato ad una dimensione di paese, di rione.
Ho pensato: “Che bello! Una professione artigiana che resiste alla tecnologia, alla volontà, talvolta perversa, di sostituire ad ogni costo il lavoro delle mani degli uomini e delle donne”.
E noi educatori, educatrici, genitori, adulti, professionisti e professioniste della relazione di aiuto, non siamo anche noi degli artigiani?
Lo siamo! Lo siamo, eccome!
Lo siamo perché abbiamo a che fare con la bellezza dell’esistenza, con qualcosa o qualcuno che cresce, cambia, evolve, diventa.
Lo siamo perché ci sporchiamo le mani, sentiamo la fatica, cerchiamo soluzioni, abbiamo fiducia, impieghiamo strumenti!
E quali sono i nostri strumenti, i nostri attrezzi?
La relazione, lo sguardo, la pazienza, la cura, l’attenzione, l’amore, l’accoglienza, l’accettazione, l’ascolto, il cambiamento, le parole, i silenzi, il gioco, la musica, i libri, le arti, il corpo, le lacrime, i sorrisi, gli abbracci, le mani, gli inciampi, i desideri, le paure, le insicurezze…