Limite
Chi si approccia al modello montessoriano, spesso, lo fa con la convinzione che il bambino libero, che fa da solo, educato all’autonomia, possa fare tutto ciò che vuole. In questa visione c’è però un equivoco di fondo.
Quando un bambino nasce, è importante che trovi uno sguardo che lo accolga e rispetti la sua vita.
Quella vita che si sviluppa in miliardi di cellule nervose che iniziano a stringere alleanze, creare ponti e collegamenti per comunicare tra loro. Il processo straordinario di moltiplicazione di queste connessioni disegna mappe che diventeranno le fondamenta dello sviluppo fisico, cognitivo, psicologico e delle relazioni di ogni bambino.
Il bambino quindi nasce in un certo senso incompleto, ma ha mille preziosissimi giorni per costruirsi, per far emergere il suo bagaglio di energie psichiche, per diventare ciò che ancora non è ma che presto sarà. Se lo sapremo osservare, se sapremo leggere queste energie, se sapremo accompagnarlo nel suo percorso, egli ci guiderà e costruiremo insieme a lui le risposte più adeguate ai suoi bisogni.
L’educazione ci supporta e, come ci dimostrano le neuroscienze, che a cento anni di distanza hanno confermato le intuizioni del modello montessoriano, “l’educazione fa biologia”, consente cioè di contribuire in maniera decisiva e permanente alle connessioni tra migliaia di cellule nervose che diventeranno le fondamenta dello sviluppo e dell’identità del bambino.
Sarà importante creare un ambiente adatto ai bambini, evitando troppi stimoli, rispettando i tempi di ognuno, senza forzature ma con amore, impegno e consapevolezza. Senza dimenticarsi che gli errori possono diventare opportunità preziose di crescita, sia per gli adulti che per i bambini.
Anche noi genitori nasciamo incompleti, abbiamo bisogno del nostro bambino, unico e irripetibile. È importante guardarlo con amore e comprendere le sue emozioni per svolgere al meglio il nostro ruolo educativo.
Questa consapevolezza si costruisce ascoltando se stessi, mettendosi in discussione e facendo un lavoro di autovalutazione. Le risorse e le competenze che svilupperemo saranno fondamentali per la crescita e lo sviluppo del bambino.
Chi si approccia al modello montessoriano, spesso, lo fa con la convinzione che il bambino libero, che fa da solo, educato all’autonomia, possa fare tutto ciò che vuole. In questa visione c’è però un equivoco di fondo.
Questa filastrocca di Bruno Tognolini, scritta per il progetto 'Nati per Leggere', celebra l'importanza di leggere ai bambini sin dai primi momenti della loro vita.
Ho pensato spesso nella mia vita agli INCONTRI. Quelli che la vita te la cambiano, senza nemmeno darti la possibilità di opporti.
Usare il pestello è un’attività molto interessante per bambini e bambine dai due anni in su, non soltanto per il rumore che si produce svolgendola ma anche per l’energia che serve a trasformare il contenuto del mortaio.
L’esplorazione sensoriale che passa dal toccare con le mani, dal portare alla bocca, dal vedere con gli occhi per trovare la connessione tra le cose.
I neuroni specchio sono una popolazione specifica di neuroni attivi durante l’esecuzione e l’osservazione di specifici atti motori finalizzati ad uno scopo
Un carosello, a tratti volutamente ironico, che può offrire degli spunti quando ci troviamo nella situazione di dover andare a fare visita ad un neonato.
Condivido con voi una bellissima citazione di Maria Montessori su quel tesoro inestimabile che rappresentano i primi mille giorni per lo sviluppo e la crescita armonica e globale di bambini e bambine.
Come possiamo so-stare nel conflitto senza farci male e senza fare male?
Il bambino appena nato
è un enigma
Maria Montessori