Ascolto
A quanti di noi è capitato di ascoltare per rispondere, senza davvero comprendere chi abbiamo di fronte? Ma ascoltare, entrare in risonanza emotiva, significa attivarsi attraverso un viaggio dentro l’altro e, non ultimo, dentro a se stessi.
Esploriamo il potere delle parole nell'educazione dei bambini e delle bambine, mettendo al centro l'amore e la cura.
Le parole sono uno strumento prezioso per approfondire la comprensione, rafforzare i legami e promuovere il rispetto reciproco tra i più piccoli.
A quanti di noi è capitato di ascoltare per rispondere, senza davvero comprendere chi abbiamo di fronte? Ma ascoltare, entrare in risonanza emotiva, significa attivarsi attraverso un viaggio dentro l’altro e, non ultimo, dentro a se stessi.
I bambini piccoli sono esseri in continua evoluzione, ancora alla scoperta del mondo che li circonda e delle proprie emozioni. Spesso, comunicano i loro bisogni e le loro sensazioni attraverso il linguaggio non verbale, come il pianto, i sorrisi, i gesti e le espressioni facciali.
Come adulti abbiamo il compito di riconoscere il valore educativo del gioco e di osservare con capacità critica ciò che dal gioco emerge.
Chi si approccia al modello montessoriano, spesso, lo fa con la convinzione che il bambino libero, che fa da solo, educato all’autonomia, possa fare tutto ciò che vuole. In questa visione c’è però un equivoco di fondo.
A quanti di noi è capitato di ascoltare per rispondere, senza davvero comprendere chi abbiamo di fronte?
Siamo immersi in una società dai tempi frenetici e folli, tempi che ci rendono schiavi e diventare i custodi del tempo dei bambini è una nostra responsabilità.