I neuroni specchio
I neuroni specchio, scoperti in epoca relativamente recente da un team di ricercatori dell’Università di Parma sotto la guida del Prof. Rizzolatti, sono una popolazione specifica di neuroni attivi durante l’esecuzione e l’osservazione di specifici atti motori finalizzati ad uno scopo (ad esempio: osservo la mamma mettere i piatti in lavastoviglie, osservo come tenere un bicchiere ecc.).
La loro risposta ci permette di comprendere immediatamente il comportamento altrui e ci consente, quindi, di mappare i comportamenti motori degli altri sul nostro stesso sistema motorio.
Nei processi di imitazione sono proprio i neuroni specchio ad essere attivati e, da ulteriori esperimenti, è emerso che essi si attivano anche nel riconoscimento delle emozioni altrui: le espressioni facciali degli altri e i loro movimenti riflettono gli stati emotivi e la loro osservazione ci permette di entrare in empatia con l’altro.
Infatti a 2-3 giorni di vita i neonati sanno già distinguere un volto triste da uno felice; a 2-3 mesi di vita sanno riprodurre le espressioni facciali della madre ed entrare in consonanza emotiva con lei, riflettendone lo stato emotivo.
Quindi possiamo dire che l’educazione si fonda sui gesti più che sulle parole; sulle azioni e sulle emozioni, sul nostro “saper essere” di adulti. Proviamo a riflettere su questo aspetto.
I bambini ci osservano in continuazione, non dimentichiamolo