Filastrocca della meraviglia

La meraviglia è un dono rotondo
Che va e ritorna fra gli occhi ed il mondo
Gli occhi la spargono su fiori e prati
E poi li guardano meravigliati
Gli occhi la spalmano sopra le cose
E poi le trovano meravigliose
La meraviglia sta in quello che guardi?
Oppure sta nei tuoi sguardi?
Sta nelle cose che vedi e che tocchi?
O nelle mani e negli occhi?

La meraviglia è vicino e lontano
è a metà strada fra il fiore e la mano
è nella prosa, è nella rima
è nella rosa che viene prima
è nel silenzio che viene dopo
Nelle parole che non hanno scopo
Nella dolcezza dopo aver pianto
Nel fiato preso prima di un canto
Nel passo indietro prima del salto
Nell’uomo basso che guarda in alto
Nell’uomo alto che guarda altrove
Negli orizzonti del non si sa dove
Nel crac aprendo un guscio di noce
Nel buio vivido dopo la luce
è la vigilia di tutte le cose
è la vendemmia di tutte le rose
è questo mondo quando ci assomiglia
La meraviglia

Il Magopovero ne ha in abbondanza
La dona tutta e non resta mai senza
Perché conosce un antico mistero
Semplice e vero
Quando i bambini sono noiosi
Sono annoiati
Quando gli artisti son meravigliosi
Son meravigliati

Bruno Tognolini

Francesca Panizzo

Il libro

Titolo
Rime raminghe
Casa editrice
Dove trovarlo

Cinquanta poesie senza confini, che viaggiano e spaziano liberamente in ogni angolo del mondo.

Rime scritte con dedizione per qualcosa o qualcuno di speciale, che poi prendono vita propria, diffondendosi e trovando nuove voci e nuovi cuori in cui risuonare.

Non si fermano mai, superano le intenzioni originali del poeta, trasformandosi e adattandosi a contesti diversi.

Così, queste poesie diventano Rime raminghe, vagabonde e libere, capaci di ispirare e toccare le vite di chiunque le incontri lungo il loro cammino.

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