Filastrocca del libero gioco

Io gioco con giocattoli
Belli, preziosi e strani
Se non ci sono quelli
Gioco con le mie mani
Gioco con legno e sassi
Gioco con ombra e sole
Se non ci sono quelli
Gioco con le parole
Gioco con i miei passi
Gioco con ciò che c’è.
Nessuno ha più giocattoli di me.

In questa bellissima filastrocca del grande Bruno Tognolini troviamo diversi spunti che ci invitano sopra ogni cosa al rispetto dei bambini e delle bambine, dei loro modi e del loro stare tra le cose e con le cose.

Giocare con tutto e con niente ha un grande valore per la crescita del bambino.

Giocare con la terra, con rametti e foglie, acqua e sole, giocare con la noia e ricercare connessioni tra le cose.

Il bambino vede cose che noi adulti, talvolta, non siamo più in grado di vedere.

Avete mai osservato cosa può diventare per i bambini uno scatolone di cartone? Una casa, una barca, una macchina, un castello.

E i sassi? Possono diventare persone che parlano tra di loro.

Una pozzanghera può diventare un mare.

Pentole e mestoli diventano una batteria.

La possibilità e la libertà di immaginare è il più bel regalo che possiamo fare.

Allora non serviranno molti giocattoli ma un’infinità di cose potranno diventare giochi. Lasciamoci guidare. Con fiducia.

Francesca Panizzo

Il libro

Titolo
Rima rimani
Casa editrice
Dove trovarlo

La magia che tiene insieme fiore e fiume, sole e seme, risiede nella rima.

Come sottili fili che intrecciano gli elementi del mondo, le rime sono le mani invisibili che legano tutto.

Le filastrocche, a loro volta, diventano un vortice di gioia e comprensione, un girotondo che ci aiuta a scoprire i segreti della vita.

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