Urlo di mamma

A quanti di noi è mai capitato di alzare la voce?

Certo, siamo consapevoli che non dovrebbe accadere. Se accade, quell’urlo è indice di una nostra frustrazione che richiede un lavoro.

Cosa vede il bambino quando alziamo la voce?

Vede la nostra espressione contrariata di disapprovazione, vede un’emozione di rabbia che non sa decifrare.

Cosa rimane al bambino?

Rimane l’urlo, appunto. Ha una forza talmente dirompente in lui che di certo non può concentrarsi su quello che stiamo cercando di comunicare.

Che messaggio passa?

Io sono sbagliato. Per questo vado in mille pezzi.

Come possiamo ricucire?

Intanto si può fare e non e poco. Appena ci saremo calmati, occorre accogliere il nostro bambino, avvicinarlo e chiedere scusa: “scusa se ho alzato la voce”, “sai il tuo COMPORTAMENTO (non TU) mi ha fatto molto arrabbiare” e poi chiedere: ”sai perché mi sono arrabbiato/a?” e attendere una risarticlea, perché spesso i bambini, travolti da quell’urlo, si perdono il motivo vero del nostro tentativo di intervenire. Un tentativo vano, appunto.

Cercare di riparare non solo offre al bambino l’occasione di comprendere ma gli permette di osservare un comportamento che può apprendere e spendere come competenza sociale: saper chiedere scusa. Si crea un circolo virtuoso che avrà una ricaduta positiva in futuro.

Come possiamo fare quando stiamo per perdere le staffe?

Un bel respiro, intanto. E poi cercare di non reagire immediatamente e dire: “sono molto arrabbiata/o in questo momento. Provo ad andare in un'altra stanza a calmarmi e dopo ne parliamo”.

Torniamo appena ci siamo calmati e riprendiamo il discorso. Ricuciamo la relazione.

Anche questo atteggiamento ha un grande valore educativo: permette intanto di dare un nome alle emozioni, la rabbia in questo caso; inoltre contribuisce al processo di autoregolazione delle emozioni, che è un processo molto lungo, che richiede tempo e attenzione.

La voce è uno strumento importantissimo nella relazione e dobbiamo esercitarci a farne un uso consapevole.

Francesca Panizzo

Il libro

Titolo
Urlo di mamma
Casa editrice
Dove trovarlo

Nel mondo dei pinguini, un improvviso sfogo della mamma fa rabbrividire il piccolo pinguino che si ritrova a tremare di terrore.

La sua reazione è così intensa che il suo corpo sembra dissolversi: la testa si perde nel vasto universo, il busto si getta nelle profondità marine, le ali si disperdono nella giungla e si spingono avanti fino a raggiungere il deserto.

Solo quando la mamma riesce a raccogliere tutti i frammenti del suo cucciolo e a riunirli insieme, il viaggio trova la sua conclusione.