Che cos'è un bambino?

Questo albo che ho il piacere di condividere con voi è stato per me “l’albo”, il primo, quello che dodici anni fa mi ha fatto palpitare il cuore e mi ha spinto a volerne altri, a ricercare la bellezza e a coglierne il valore come strumento nel lavoro di relazione.

Questo albo, le cui immagini sono capolavori, le cui parole guidano nello straordinario percorso dell’infanzia per poi proiettarci nella dimensione adulta, è stato per me un vero e proprio colpo di fulmine, l’inizio di una vera e propria storia d’amore.

Così, di libreria in libreria, di fiera in fiera, di formazione in formazione, non ho più potuto rinunciarvi nel mio lavoro con grandi e piccoli.

Questo albo ha aperto il mio sguardo, ha preso per mano la mia bambina interiore e mi ha ricordato che prima di tutto un bambino e una bambina sono Persone.

Quanti occhi spalancati in più servirebbero per accogliere l’essere persona di ciascun bambino, per predisporci all’ascolto!

Proprio giorni fa mi è capitato fra le mani il libro di Simone de Beauvoir “Memorie di una ragazza per bene” e rileggendolo, ho scovato queste parole:

“In piazza Saint-Sulpice, tenuta per mano dalla zia Marguerite, che non sapeva gran che come parlarmi, mi domandai d’un tratto: « Come mi vede, lei? » e provai un acuto sentimento di superiorità, poiché io mi conoscevo nell’intimo, e lei m’ignorava; ingannata dalle apparenze, era ben lontana dall’immaginare, vedendo il mio corpo incompiuto, che dentro di me non mancava proprio niente; mi ripromisi che quando sarei stata grande non avrei dimenticato che a cinque anni si è una persona completa.”

Ecco, adesso che siamo grandi non dimentichiamoci che i bambini e le bambine sono persone e “vogliono essere ascoltati con gli occhi spalancati”.